Il nostro olio

“Gutta cavat lapidem” dicevano gli Antichi Romani per indicare il lavoro incessante dell’acqua che a piccole gocce riesce a scavare la pietra. Cosi’, goccia a goccia, quotidianamente, l’olio difende il nostro organismo apportando elementi insostituibili per la nostra salute quali, ad esempio, polifenoli e acidi grassi monoinsaturi (quelli “buoni” per capirsi).

Tuttavia affinché l’olio faccia bene bisogna... fare bene l’olio. Per questo i nostri olivi vengono allevati con concime naturale (principalmente sterco caprino di un allevamento biologico a pochi km dall’azienda) e vengono trattati con il rame (ammesso in agricoltura biologica) solo una volta all’anno dopo la potatura, affinché nei numerosi tagli, non si diffondano malattie.

Gli olivi della nostra azienda sono le cultivar tipiche del Chianti : alcuni usati ormai in tutto il mondo (leccino, frantoio e pendolino), altri più tipicamente locali come il moraiolo e il leccio del corno del quale, quest’anno, abbiamo piantato 150 esemplari per fare un olio da mono cultivar molto rinomato.

Il risultato del nostro lavoro si puo’ apprezzare pienamente solo al palato ma per un riferimento obbiettivo e’ importante l’analisi dell’olio che e’ possibile visionare da questo link. Si tratta di un olio extravergine multi varietale, come da tradizione, prodotto con le accortezze che negli anni hanno cambiato radicalmente la qualità, la freschezza e la durabilità del prodotto : le olive vengono raccolte manualmente e frante entro 24-48 ore con processi a freddo in un frantoio locale le cui attrezzature sono garanzia di ottimo risultato. Inutile dire che siamo sempre presenti durante tutta la lavorazione delle olive che seguiamo passo passo fino alla raccolta dell’olio in contenitori inox.

Fare Agricoltura Artigianale, ricorrendo a lavorazioni desuete (il concime organico richiede di essere interrato con la zappa ai piedi degli olivi per essere assorbito dal terreno), rifuggendo dalla produttività ad ogni costo, potando manualmente è la nostra filosofia. E’ un biologico ante-litteram che viene da convinzioni più che certificazioni. E’ il nostro modo di salvaguardare una architettura del paesaggio unica al mondo, tradizioni antiche, sapori e profumi unici. E’ un modo per stare vicino alla nostra terra e considerarla parte della nostra storia piu’ che un mezzo di produzione da sfruttare.

Una anziana signora di Greve sostiene che “finiti i contadini, finita la salute!” : ecco, fare Agricoltura Artigianale significa soprattutto rispettare la salute della terra ed, in ultima analisi, la nostra.

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